venerdì 12 ottobre 2012

Marmellata della mamma

Questa ricetta, che non è altro che una semplice marmellata di fichi, deriva da una tradizione di famiglia, come al solito rivista da me.
La mia mamma la faceva sin da quando ero piccola e mi ricordo con molto affetto le merende a base di pane e marmellata di fichi.
Questa marmellata è un pò diversa dalle altre perchè la mia mamma era solita tagliare a metà i fichi e cuocerli in modo che rimanessero i filetti interi da poter mangiare a cucchiaiate, invece che spalmarli..
Un'altra particolarità della marmellata di mia mamma era l'inserimento di scorze di limone che, cuocendo insieme ai fichi, si caramellavano e davano in bocca quel sentore leggermente amarognolo che ben si accostava al dolce della marmellata; io invece che la scorza del limone, ho aggiunto il succo di mezzo limone in modo da bilanciare il dolce con una nota acidula di fondo.

Ingredienti:
fichi
zucchero
limone





Preparazione:
La mia mamma preparava i fichi divisi a metà con lo zucchero in un bel tegame capiente la sera prima, li lasciava macerare tutta la notte e la mattina dopo li cuoceva, ma voi potete farla anche espressa..
Quindi...mettere in un tegame (a mio parere se è di coccio è meglio) i fichi divisi a metà e lo zucchero e mettere a cuocere a fuoco lento, sennò si rischia che il liquido evapori troppo velocemente e lo zucchero caramelli troppo dando alla marmellata un colore brunito ed un retro gusto amarognolo.
Far bollire il composto finchè non sarà denso e colloso; per capire se la marmellata è pronta far scivolare su di un piatto inclinato un pochino di composto, se rimane fermo senza scivolare significa che abbiamo raggiunto il giusto punto di cottura.
Se volete potete aggiungere ai fichi della scorza di limone (mi raccomando senza la parte bianca!) e del succo di limone; la marmellata, ovviamente è buona anche senza, ma la scorza con il suo gusto amarognolo o il succo con la sua punta di acido la rendono senz'altro particolare!
Quando la marmellata sarà cotta la potete versare in barattoli con la chiusura ermetica tipo i vasetti 4 stagioni (teneteli rivolto a testa in giù avvolti in un canovaccio finchè non avranno fatto il sotto vuoto o fateli bollire con un canovaccio sul fondo della pentola che eviterà fastidiose rotture dei vasetti) e riponeteli in un luogo buio per conservarli.




Per le dosi di zucchero e fichi onestamente io vado ad occhio ma considerate che il fico è già molto dolce di suo quindi io starei sui 150 gr (200 al massimo) di zucchero per chilo di fichi...

Buon Appetito!!

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Polpettine all'ultimo

Questa ricetta, come molte altre delle mie, deriva da una voglia improvvisa di qualcosa di buono in assenza di ingredienti "classici"..
Qualche giorno fa avevo una irrefrenabile voglia di polpette ma, dopo una rapida ricognizione in frigo mi sono resa conto che mi mancavano gli ingradienti principali per cui mi sono detta..e ora??
Bene; ho preso alcune cose che mi ispiravano e le ho messe insieme...e le polpette all'ultimo sono il risultato!

Ingredienti:
1 confezione di ricotta di mucca da 250 gr
1 tuorlo
parmigiano
1 mozzarella
farina integrale q.b.
sale q.b.
pepe (una grattatina)
noce moscata (a gusto personale)




Preparazione:
In una terrina amalgamare la ricotta con l'uovo, il sale e le spezie e aggiungere un paio di cucchiai di farina integrale; dopo di chè tagliare a cubetti piccolissimi la mozzarella.
Unire al composto di ricotta i cubetti di mozzaella (è preferibile all'inserire internamente un cubetto ad ogni polpetta perchè l'impasto è molto morbido e si lavora male..)
Una volta pronto l'amalgama di ricotta e mozzarella aiutatevi con due cucchiai per formare delle palline che poi lavorerete moooolto delicatamente con le mani.
Preparatevi un piattino con poca farina integrale e, una volta appoggiate le palline fatte col cucchiaio, prendetele con le mani e tentate di impanarle nella farina dando loro una forma più simile possibile ad una polpetta.

Io ho usato la farina integrale perchè, secondo me, rende la panatura più morbida e si sposa bene con la morbidezza della polpettina, ma voi potete usare anche altre farine come quella di mais o il classico pan grattato.

Potete, volendo, anche passarle nell'uovo e poi di nuovo nella farina per fare una doppia panatura ma diventerebbero troppo pesanti...già sono fritte...

Scaldare l'olio per friggere in una padella (deve essere abbondante per poter cuocere le polpettine in maniera uniforme) e, quando è caldo, immergetevi delicatamente le polpette; quando saranno ambrate potete girarle.
Quando sono belle dorate da entrambi i lati potete toglierle e riporle a sgoccolare su di un foglio di carta da cucina assorbente, in modo che saranno belle asciutte quando le andrete a mangiare.

Nella preparazione ho tenuto da parte il parmigiano perchè queste polpettine in realtà sono piuttosto versatili e si prestano bene a diventare dolci; la ricotta e la mozzarella sono ingredienti con poco carattere per cui se nell'impasto non mettete sale (ma neanche zucchero) e, prima di infarinarle, le passate nello zucchero o dopo cotte le spolverate con lo zucchero (anche a velo), saranno ottime come dessert; se invece salate l'impasto e unite il parmigiano saranno delle ottime polpette salate da mangiare come secondo piatto accompagnate, magari, da una fresca e croccante insalatina, in modo da ripulire la bocca dalla sensazione leggermente grassa data dalla frittura, o con dei pomodori secchi conditi con olio e sale in modo da non sovastare il sapore delicato della polpettina.




Sia quando le preparate sia quando le mangiate usate molta delicatezza perchè queste polpettine sono estremamente morbide per cui, quando le lavorate, rischiate di spiaccicarle tutte.
Vedrete comunque che una volta cotte saranno fragranti fuori e morbidose e filanti dentro...praticamente una goduria per le vostre papille...
Provatele e fatemi sapere cosa ne pensate.

Buon Appetito!!



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