lunedì 4 settembre 2017

Come mantenere il ricordo dell'estate, intatto e a lungo nel tempo. La Passata Fatta in Casa.



Settembre.
A Firenze l'aria inizia ad essere freschina e frizzantina, atteso preludio di un autunno  rosso-arancio che profuma di camino e di castagne.

Io ero una summer- addicted, vivevo solo in primavera ed estate mentre i lunghi inverni, per me, erano solo periodo di passaggio tra un'estate e l'altra; degno di nota era solo il Natale.
Ho sempre sopportato benissimo il caldo, anzi, più era caldo e più stavo bene e a mio agio ma quando sono rimasta incinta della mia bimba, quasi 5 anni fa, qualcosa dentro di me è cambiato ed ho iniziato a non sopportare più il caldo e a non sentire più il freddo; ricordo che passai l'inverno con la pancia in maglietta a maniche corte, golfino leggero e cappottino aperto, senza guanti nè sciarpa, e quando mio marito, abituato (o forse rassegnato) ormai ai miei tutoni e pigiamoni di pile, mi fece notare che non riconosceva più la donna che aveva accanto e che andava a letto in canottiera a febbraio, realizzai che, in effetti, c'era qualcosa che non andava...

Eh si...qualcosa non andava in me...quell'estate, prima che la nostra famiglia da 2 passasse a 3, fu l'estate più "calda" della mia vita, non sopportavo il caldo, vivevo murata in casa con l'aria condizionata accesa e, al mare, non abbandonavo mai l'ombra rassicurante dell'ombrellone.
Inutile dire che mia mamma e tutti i miei amici non mi riconoscevano più, tutti davano la colpa agli ormoni della gravidanza e alla fatica del portare il peso della pancia, ma in realtà io, fisicamente, stavo benissimo, ero talmente in forma che riuscii a sopravvivere più che egregiamente al viaggio di nozze e alle escursioni nel deserto tunisino fatte in pieno luglio con la pancia di quasi 6 mesi (non ditelo a nessuno...ho sopportato meglio io, le escursioni, che mio marito...).
Qualcosa era cambiato in me e oggi che mia figlia ha 4 anni mi rassegno gioiosamente al fatto che quel qualcosa sia cambiato per sempre; continuo a non sopportare il caldo e ho iniziato a sognare la montagna e il fresco dei paesi nordici come meta delle prossime ferie e a sperare che il prossimo natale sia freddissimo e nevoso.

Ero una summer-addicted.

E oggi non lo sono più. 

Ma una cosa non è cambiata dentro di me; l'amore per i sapori estivi, dei pomodori maturi così zuccherini e dolci, le pesche succose e fragranti, le albicocche asprignole, le ciliegie (che sono spesso causa di indigestione in casa mia) e i fichi d'india che mi riempiono le mani di spine che mi affliggono poi per giorni.
Io adoro in maniera viscerale la frutta e la verdura estiva, talmente tanto che alla fine di ogni estate si ripropone lo stesso problema: come conservare ancora per un pò quei sapori così dolci e pieni di sole?

Semplice.

Marmellate, conserve di frutta e verdura e Lei, la Regina di tutti i sughi e salse invernali: la Passata di Pomodoro!





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Ingredienti: 

  3kg di pomodori San Marzano maturi
  basilico q.b.

Preparazione:

Per prima cosa lavate bene i pomodori e mettete sul fuoco uno o più pentoloni d'acqua a bollire.

Quando l'acqua bolle buttate i pomodori e fateli bollire per circa 3 minuti, da quando riprende in bollore, dopodiché scolate i pomodori, adagiateli sopra un telo, bucherellateli con una forchetta, richiudete il telo a mò di sacco e appendetelo sopra ad un recipiente abbastanza grande da raccogliere tutta l'acqua di colatura.

Lasciateli appesi a colare per 3 ore.

Prima di aprire il sacco per lavorare i pomodori date una bella strizzata per far colare anche l'ultima goccia d'acqua e poi adagiate il sacco su un piano di lavoro.

Adesso viene la fase zen...

Dovrete passare tutti i pomodori con un passaverdure, utilizzando il setaccio più fine, finchè non rimarranno solo le bucce.

Vi servirà una gran dose di pazienza...

A questo punto la vostra passata è pronta; travasatela in vasi capienti o bottiglie di vetro ben sterelizzati e puliti e aggiungete qualche foglia di basilico a piacere, prima di chiudere i contenitori.


Conservazione:

Per conservare la vostra meravigliosa passata dovrete mettere i vasi in un pentolone, ricoprirli d'acqua e metterli a bollire; una volta raggiunto il bollore, abbassate il fuoco e fate sobbollire per una ventina di minuti.

Spegnete il fuoco, lasciate freddare i vasi nell'acqua, asciugateli e riponeteli in luogo fresco e buio.

Così avrete la vostra estate in bottiglia per molti mesi.


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Consigli Utili:

  • Per calcolare quanta passata otterrete considerate che all'incirca si dimezza la quantità di pomodoro utilizzato, quindi per 3 kg di pomodori, come nel mio caso, otterrete più o meno 1 litro e mezzo di passata, ma è un calcolo "a braccio" perché molto dipende dal grado di maturazione dei pomodori e da quanto sono succosi. Ovviamente se volete lavorare più kg pomodori rispetto a me potrete farlo senza problemi!  
  • Mi raccomando, prima di invasare, sterelizzate bene i vasi e le bottiglie e fateli asciugare bene bene; l'ideale sarebbe sterelizzarli la sera prima di fare la passata e lasciarli asciugare tutta la notte all'aria coperti da un canovaccio pulito, in modo che non prendano polvere. (e ovviamente a testa in giù..)
  • Questo procedimento è detto "a freddo", esiste anche un procedimento "a caldo" che prevede la bollitura della salsa prima di invasarla e questo vi permette di creare il sottovuoto mettendo i vasi a testa in giù avvolti in una copertina calda, evitando così la successiva fase di sigillatura in pentola.
  • Quando mettete a bollire i vasi per la sigillatura, mettete sul fondo del pentolone un canovaccio (o più canovacci se il pentolone è molto grande) e appoggiateci i vasi sopra, avendo cura che il canovaccio occupi anche gli spazi tra un vaso e l'altro. Questo piccolo trucco non farà vibrare i vasi in fase di bollitura ed eviterà che, sbattendo l'uno contro l'altro, si possano rompere.

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Idee di Riciclo:

Questa ricetta si presta benissimo ad un riciclo creativo; con gli scarti potrete creare tante cosine buone che vi faranno gioire del non averli buttati!
Innanzitutto il primo scarto che otterrete è l'acqua di colatura dei pomodori, che potrete conservare in barattoli e bottiglie ed usarla per cuocere un risotto, ad esempio, al posto del brodo vegetale.
Vi basterà sigillare i vasi tramite bollitura e la potrete conservare per molto tempo in luogo fresco ed asciutto.

Poi ci sono loro, le bucce.

Non stupitevi, produrrete una quantità esagerata di bucce miste a semini che potrete adagiare su un vassoio (meglio se di carta) ben allargate, farle seccare e, quando saranno molto secche e friabili, polverizzarle ed utilizzarle come guarnizione per primi creativi o per insaporire timidi risotti con verdure. 
Potrete anche mescolare la polvere di bucce di pomodoro con del sale marino integrale e utilizzarla per dare quel guizzo in più ad arrosti e stracotti.


 
  

Link Love:

Sono anni che mi ripropongo di fare la passata di pomodoro ma ogni anno, per un motivo o per un altro, arrivavo a settembre senza aver prodotto un bel nulla.
Quest'anno, a fine luglio, mi sono imbattuta in una bellissima cassetta di pomodori San Marzano da 10 kg e ho avuto l'illuminazione...
Mi sono ricordata di un post fatto nel 2011 dalla mia amica blogger Giulia e così mi sono detta, "perché no?" e mi sono messa all'opera; ma ho avuto scarsa fiducia in me ed ho lavorato solo 3 kg di pomodori, per vedere come sarebbe venuta.

Ebbene.

Grazie alla ricetta di Giulia, mi è venuta una passata strepitosa che è durata due giorni (non ho avuto neanche bisogno di sigillare i barattoli).

L'anno prossimo ne faccio 10 kg!!   

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